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Case Terrasini: sole, mare, storia, cultura e relax, case, quanto di meglio puoi trovare nel Mediterraneo |
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Carini e il suo gioiello nascosto. La Grotta di Carburangeli
Che voi abbiate preso casa a Terrasini, Palermo, Trappeto è quasi obbligatoria una visita ad uno dei posti più suggestivi ed antichi di tutta la costa occidentale: la Grotta di Carburangeli a Carini.
Da Terrasini mi è stato facile raggiungere il paese tramite la SS 113. Prima di raggiungere la meta della mia gita ho deciso di andare su fino al centro storico, incuriosita dalla lunga ed articolata storia della cittadina.
Devo ammettere che è proprio bello, col suo superbo Castello e il quartiere medievale annesso, la sua ampissima piazza, chiusa tra dimore storiche, chiese di diverse epoche e di un'antica fontana che sgorga acqua potabile.
Mentre prendo un buon caffè seduta in un bar sul Belvedere - mai nome fu più appropriato - leggo qualche notizia sulla città.
Carini ha una storia millenaria. Spicca sul promontorio a 162 metri sul mare il Castello dei La Grua Talamanca, famoso per la triste vicenda della sua Baronessa. Ma questa è un'altra storia. Abbracciata da un ampio arco montuoso e ricchissima d'acqua, Carini domina il golfo che va da Capo Raìs ad Isola delle Femmine. La ricchezza del territorio e la sua posizione geografica hanno facilitato l'insediamento dell'uomo fin dal Paleolitico. Testimonianza ne sono i reperti archeologici rinvenuti in quasi tutto il suo territorio. La sua origine si fa risalire al 1.300 a.C., quando il re sicano Cocalo donò queste terre al mitico Dedalo, che fondò la prospera cittadina di Hykkara. Questa nel 414 a.C. fu rasa al suolo dagli ateniesi di Nicia e la sua popolazione venne deportata. Rinacque in epoca romana col nome di Iccara e la sua importanza strategica la fece diventare sede di Vescovado. Sono proprio appartenenti a quest'epoca i mosaici multicolore di contrada San Nicola e le grandi Catacombe scoperte nel 1899 a Villagrazia di Carini dall'archeologo palermitano Antonio Salinas. Dalla conquista degli Arabi in poi le vicende storiche della città sono condizionate, come nel resto della Sicilia, dal susseguirsi delle dominazioni straniere - normanna, francese, spagnola - che, di fatto, ne hanno influenzato l'evoluzione culturale ed architettonica. Uno dei periodi più floridi dal punto di vista politico ed economico per Carini è quello tra il 1397 e il 1821 sotto il dominio della famiglia La Grua Talamanca, proprietari del Castello e dell'antico feudo annesso. Carini ha anche avuto un ruolo importantissimo durante il Risorgimento. Fu infatti sede dei principali moti d'indipendenza, già dal 1848,infatti, i "carbonari" si riunivano presso il Convento dei Carmelitani, oggi sede della Biblioteca Comunale. Ma anche luogo di importanti scontri tra Borboni e Garibaldini, come la "Battaglia delle quattro Vanelle" del 18 aprile 1860. Ma anche questa è un'altra storia.
Finita la lettura, riprendo l'auto e mi dirigo verso la Grotta di Carburangeli, istituita riserva nel 1996, per la quale ho prenotato la visita con Legambiente che la gestisce.
Il sito è di notevole interesse speleologico, paleontologico e biologico ed archeologico. La Grotta, calcarea, è affascinantissima, caratterizzata da grandi stalattiti e stalagmiti ha origini nell'Era Mesozoica, circa 225 milioni di anni fa.
È molto grande, anche se per adesso per le norme Covid si può accedere solo ai primi vani della cavità. Vi si può accedere da tre diversi antri naturali ed è possibile addentrarsi nel sottosuolo per circa 400 metri lungo lo sviluppo della grotta. È popolata da animaletti cavernicoli, si possono osservare fossili di erre geologiche diverse e vi si arriva tramite un verde sentiero ricco di fiori e piante autoctone.
La nostra guida è stata gentilissima, simpatica e molto preparata. È una gita molto indicata per bambini e ragazzi. Vi consiglio di indossare delle scarpe resistenti, tipo quelle da trekking, ed un abbigliamento comodo ed adeguato ad un ambiente ipogeo (molto umido). Il caschetto con l'illuminazione è fornito dall'Ente gestore ed è obbligatorio portare con sé una mascherina facciale anti-Covid.
di Monica Cecere - blogger flâneur per Caseterrasini.com
Per prenotare>: 091-8676210 oppure carburangeli@legambienteriserve.it
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Carini e il suo gioiello nascosto. La Grotta di Carburangeli
Che voi abbiate preso casa a Terrasini, Palermo, Trappeto è quasi obbligatoria una visita ad uno dei posti più suggestivi ed antichi di tutta la costa occidentale: la Grotta di Carburangeli a Carini.
Da Terrasini mi è stato facile raggiungere il paese tramite la SS 113. Prima di raggiungere la meta della mia gita ho deciso di andare su fino al centro storico, incuriosita dalla lunga ed articolata storia della cittadina.
Devo ammettere che è proprio bello, col suo superbo Castello e il quartiere medievale annesso, la sua ampissima piazza, chiusa tra dimore storiche, chiese di diverse epoche e di un'antica fontana che sgorga acqua potabile.
Mentre prendo un buon caffè seduta in un bar sul Belvedere - mai nome fu più appropriato - leggo qualche notizia sulla città.
Carini ha una storia millenaria. Spicca sul promontorio a 162 metri sul mare il Castello dei La Grua Talamanca, famoso per la triste vicenda della sua Baronessa. Ma questa è un'altra storia. Abbracciata da un ampio arco montuoso e ricchissima d'acqua, Carini domina il golfo che va da Capo Raìs ad Isola delle Femmine. La ricchezza del territorio e la sua posizione geografica hanno facilitato l'insediamento dell'uomo fin dal Paleolitico. Testimonianza ne sono i reperti archeologici rinvenuti in quasi tutto il suo territorio. La sua origine si fa risalire al 1.300 a.C., quando il re sicano Cocalo donò queste terre al mitico Dedalo, che fondò la prospera cittadina di Hykkara. Questa nel 414 a.C. fu rasa al suolo dagli ateniesi di Nicia e la sua popolazione venne deportata. Rinacque in epoca romana col nome di Iccara e la sua importanza strategica la fece diventare sede di Vescovado. Sono proprio appartenenti a quest'epoca i mosaici multicolore di contrada San Nicola e le grandi Catacombe scoperte nel 1899 a Villagrazia di Carini dall'archeologo palermitano Antonio Salinas. Dalla conquista degli Arabi in poi le vicende storiche della città sono condizionate, come nel resto della Sicilia, dal susseguirsi delle dominazioni straniere - normanna, francese, spagnola - che, di fatto, ne hanno influenzato l'evoluzione culturale ed architettonica. Uno dei periodi più floridi dal punto di vista politico ed economico per Carini è quello tra il 1397 e il 1821 sotto il dominio della famiglia La Grua Talamanca, proprietari del Castello e dell'antico feudo annesso. Carini ha anche avuto un ruolo importantissimo durante il Risorgimento. Fu infatti sede dei principali moti d'indipendenza, già dal 1848,infatti, i "carbonari" si riunivano presso il Convento dei Carmelitani, oggi sede della Biblioteca Comunale. Ma anche luogo di importanti scontri tra Borboni e Garibaldini, come la "Battaglia delle quattro Vanelle" del 18 aprile 1860. Ma anche questa è un'altra storia.
Finita la lettura, riprendo l'auto e mi dirigo verso la Grotta di Carburangeli, istituita riserva nel 1996, per la quale ho prenotato la visita con Legambiente che la gestisce.
Il sito è di notevole interesse speleologico, paleontologico e biologico ed archeologico. La Grotta, calcarea, è affascinantissima, caratterizzata da grandi stalattiti e stalagmiti ha origini nell'Era Mesozoica, circa 225 milioni di anni fa.
È molto grande, anche se per adesso per le norme Covid si può accedere solo ai primi vani della cavità. Vi si può accedere da tre diversi antri naturali ed è possibile addentrarsi nel sottosuolo per circa 400 metri lungo lo sviluppo della grotta. È popolata da animaletti cavernicoli, si possono osservare fossili di erre geologiche diverse e vi si arriva tramite un verde sentiero ricco di fiori e piante autoctone.
La nostra guida è stata gentilissima, simpatica e molto preparata. È una gita molto indicata per bambini e ragazzi. Vi consiglio di indossare delle scarpe resistenti, tipo quelle da trekking, ed un abbigliamento comodo ed adeguato ad un ambiente ipogeo (molto umido). Il caschetto con l'illuminazione è fornito dall'Ente gestore ed è obbligatorio portare con sé una mascherina facciale anti-Covid.
di Monica Cecere - blogger flâneur per Caseterrasini.com
Per prenotare>: 091-8676210 oppure carburangeli@legambienteriserve.it
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Carini e il suo gioiello nascosto. La Grotta di Carburangeli
Che voi abbiate preso casa a Terrasini, Palermo, Trappeto è quasi obbligatoria una visita ad uno dei posti più suggestivi ed antichi di tutta la costa occidentale: la Grotta di Carburangeli a Carini.
Da Terrasini mi è stato facile raggiungere il paese tramite la SS 113. Prima di raggiungere la meta della mia gita ho deciso di andare su fino al centro storico, incuriosita dalla lunga ed articolata storia della cittadina.
Devo ammettere che è proprio bello, col suo superbo Castello e il quartiere medievale annesso, la sua ampissima piazza, chiusa tra dimore storiche, chiese di diverse epoche e di un'antica fontana che sgorga acqua potabile.
Mentre prendo un buon caffè seduta in un bar sul Belvedere - mai nome fu più appropriato - leggo qualche notizia sulla città.
Carini ha una storia millenaria. Spicca sul promontorio a 162 metri sul mare il Castello dei La Grua Talamanca, famoso per la triste vicenda della sua Baronessa. Ma questa è un'altra storia. Abbracciata da un ampio arco montuoso e ricchissima d'acqua, Carini domina il golfo che va da Capo Raìs ad Isola delle Femmine. La ricchezza del territorio e la sua posizione geografica hanno facilitato l'insediamento dell'uomo fin dal Paleolitico. Testimonianza ne sono i reperti archeologici rinvenuti in quasi tutto il suo territorio. La sua origine si fa risalire al 1.300 a.C., quando il re sicano Cocalo donò queste terre al mitico Dedalo, che fondò la prospera cittadina di Hykkara. Questa nel 414 a.C. fu rasa al suolo dagli ateniesi di Nicia e la sua popolazione venne deportata. Rinacque in epoca romana col nome di Iccara e la sua importanza strategica la fece diventare sede di Vescovado. Sono proprio appartenenti a quest'epoca i mosaici multicolore di contrada San Nicola e le grandi Catacombe scoperte nel 1899 a Villagrazia di Carini dall'archeologo palermitano Antonio Salinas. Dalla conquista degli Arabi in poi le vicende storiche della città sono condizionate, come nel resto della Sicilia, dal susseguirsi delle dominazioni straniere - normanna, francese, spagnola - che, di fatto, ne hanno influenzato l'evoluzione culturale ed architettonica. Uno dei periodi più floridi dal punto di vista politico ed economico per Carini è quello tra il 1397 e il 1821 sotto il dominio della famiglia La Grua Talamanca, proprietari del Castello e dell'antico feudo annesso. Carini ha anche avuto un ruolo importantissimo durante il Risorgimento. Fu infatti sede dei principali moti d'indipendenza, già dal 1848,infatti, i "carbonari" si riunivano presso il Convento dei Carmelitani, oggi sede della Biblioteca Comunale. Ma anche luogo di importanti scontri tra Borboni e Garibaldini, come la "Battaglia delle quattro Vanelle" del 18 aprile 1860. Ma anche questa è un'altra storia.
Finita la lettura, riprendo l'auto e mi dirigo verso la Grotta di Carburangeli, istituita riserva nel 1996, per la quale ho prenotato la visita con Legambiente che la gestisce.
Il sito è di notevole interesse speleologico, paleontologico e biologico ed archeologico. La Grotta, calcarea, è affascinantissima, caratterizzata da grandi stalattiti e stalagmiti ha origini nell'Era Mesozoica, circa 225 milioni di anni fa.
È molto grande, anche se per adesso per le norme Covid si può accedere solo ai primi vani della cavità. Vi si può accedere da tre diversi antri naturali ed è possibile addentrarsi nel sottosuolo per circa 400 metri lungo lo sviluppo della grotta. È popolata da animaletti cavernicoli, si possono osservare fossili di erre geologiche diverse e vi si arriva tramite un verde sentiero ricco di fiori e piante autoctone.
La nostra guida è stata gentilissima, simpatica e molto preparata. È una gita molto indicata per bambini e ragazzi. Vi consiglio di indossare delle scarpe resistenti, tipo quelle da trekking, ed un abbigliamento comodo ed adeguato ad un ambiente ipogeo (molto umido). Il caschetto con l'illuminazione è fornito dall'Ente gestore ed è obbligatorio portare con sé una mascherina facciale anti-Covid.
di Monica Cecere - blogger flâneur per Caseterrasini.com
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